European Economic Social Committee: audizione del prof Riccaboni sui percorsi per allineare le imprese agrifood agli obiettivi di sostenibilità

postato in: News | 0

Il prof Angelo Riccaboni parteciperà lunedì 27 settembre 2021 all’audizione di esperti convocata dall’European Economic Social Committee (EESC) dell’Unione Europea, ente da anni impegnato nella promozione di una politica comunitaria alimentare, globale ed efficace, finalizzata a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. 

L’audizione, accessibile su invito e riservata agli addetti ai lavori, si svolgerà online sul tema “Aligning food business strategies and operations with the SDGs for a sustainable post-COVID-19 recovery”.

Scopo dell’iniziativa è quello di coinvolgere i leader aziendali nel raccogliere buone pratiche sull’applicazione dei principi di sostenibilità alle attività del settore alimentare. Al contempo verrà discusso il quadro politico necessario per favorire l’allineamento delle aziende agli SDGs facendo il punto sul Codice di condotta per le pratiche responsabili commerciali e di marketing (“Code of Conduct for Responsible Business and Marketing Practices “) lanciato lo scorso 5 luglio  dalla Commissione Europea nell’ambito dell’attuazione della strategia Farm to Fork del Green Deal europeo.

Il prof Riccaboni è chiamato a portare il proprio contributo in particolare sul tema della “Grammatica della sostenibilità”, finalizzato supportare le aziende nel tradurre gli obiettivi in azioni concrete che favoriscano la trasformazione del modello di business ed accompagnarle nel percorso verso una piena sostenibilità.

Al centro del suo intervento l’ultimo Rapporto di “Fixing the Business of Food” (la ricerca condotta da Fondazione Barilla, Santa Chiara Lab-Univ. di Siena, Sustainable Development Solutions Network e Columbia Center on Sustainable Investment) che evidenzia la necessità di compiere ulteriori passi in avanti da parte delle imprese e al contempo offre loro uno strumento di monitoraggio per supportarle nell’implementazione di buone pratiche sostenibili. Particolare attenzione verrà data anche alla piattaforma POI (Prima Observatory on Innovation) che raccoglie buone pratiche di innovazione sostenibile e ai casi virtuosi di alcune aziende italiane.

Condividi