Italia Next DOP: l’importante contributo dell’Università di Siena con il Segretariato Italiano di PRIMA e il suo ruolo in Agritech al primo Simposio nazionale per il dialogo tra ricerca e imprese della filiera agroalimentare nazionale di qualità

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Italia Next DOP: l’importante contributo dell’Università di Siena con il Segretariato Italiano di PRIMA e il suo ruolo in Agritech al primo Simposio nazionale per il dialogo tra ricerca e imprese della filiera agroalimentare nazionale di qualità

Importante presenza dell’Università di Siena a “Italia Next DOP – 1° Simposio Scientifico Filiere DOP IGP” in programma a Roma il 22 febbraio 2023, con l’intervento di spicco del prof. Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, presidente del Santa Chiara Lab – Università di Siena, tra i keynote speaker della sessione di apertura, e con la presenza del prof. Simone Bastianoni, docente di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, Delegato del Rettore per la Sostenibilità che coordinerà la sessione scientifica sul tema della Sostenibilità delle Indicazioni Geografiche, e della prof.ssa Sonia Carmignani, docente di Diritto Agrario, relatrice della sessione sulla Normativa IG.

Organizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia, CSQA Certificazioni, Agroqualità, Poligrafico e Zecca dello Stato, il Simposio rappresenta la prima iniziativa nazionale per diffondere la ricerca scientifica nel settore agroalimentare nazionale di qualità a Indicazione Geografica con l’obiettivo di dare un impulso concreto per accelerare i processi di transizione del settore agroalimentare di qualità, attraverso il coinvolgimento del mondo produttivo e accademico. Il Simposio prevede un programma ricco di interventi e contenuti di alto profilo che vedrà anche la partecipazione dell’On. Francesco Lollobrigida Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

“L’Università di Siena con orgoglio partecipa a Italia Next DOP consapevole del ruolo che il sistema agroalimentare assume nel nostro Paese e, in particolare, nei territori di sua più diretta pertinenza” – dichiara Roberto Di Pietra, Rettore dell’Università di Siena – “Allo stesso tempo sostiene con la ricerca dei suoi docenti lo sviluppo della qualità e delle tecnologie per la qualità applicate a questo settore strategico per il nostro Made in Italy”.

Tra i keynote speaker della sessione di apertura del Simposio, oltre al prof. Riccaboni, sono attesi gli interventi di numerosi esponenti di alto profilo del sistema IG e del mondo accademico tra cui Maurizio Martina, Vice Direttore Generale FAO e Stefano Vaccari, Direttore Generale CREA.

Dopo i saluti istituzionali di Cesare Mazzetti Presidente Fondazione Qualivita, Luca De Carlo Presidente 9ª Commissione Senato, Sabrina Diamanti Presidente CONAF, Angelo Frascarelli Presidente ISMEA, Riccaboni interverrà in qualità di Presidente della Fondazione PRIMA portando l’esperienza e il valore del programma euromediterraneo PRIMA per la ricerca e innovazione agroalimentare (il cui Segretariato Italiano ha sede al Santa Chiara Lab dell’Università di Siena). 

“La ricerca è fondamentale per contribuire alla sicurezza alimentare e per ottenere sistemi agroalimentari più sani e attenti all’ambiente. L’Italia è in prima linea in tale sforzo. Ne è testimonianza la sua leadership nell’ambito del Programma Prima, che con 500 milioni di euro investiti dalla Commissione Europea e 19 Paesi, sta contribuendo a costruire, per la prima volta, un ecosistema mediterraneo dell’innovazione” – dichiara il prof. Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, Barcellona e coordinatore dello Spoke 9 – Agritech. “Un altro importante esempio è il Centro Nazionale Agritech finanziato dal PNRR con 320 milioni di euro, che vede riuniti università, centri e imprese per ottenere produzioni più sostenibili e capaci di adattarsi al cambiamento climatico, per verificare più precisamente la sostenibilità e l’origine dei prodotti, per supportare il passaggio all’economia circolare. Si tratta di importanti investimenti che potranno diventare, anche grazie a occasioni come questa, fonti di prezioso supporto per l’intero Paese e per le imprese della DOP economy”. 

“Come Qualivita riteniamo importante il lavoro svolto dal mondo accademico senese in questi anni nel settore agroalimentare e vitivinicolo ed è per questo che siamo onorati della presenza dell’Università di Siena al nostro Simposio” afferma Mauro Rosati – Direttore Fondazione Qualivita – “Una collaborazione quella fra la Fondazione e l’Università di Siena che potrà portare anche importanti contributi allo sviluppo delle imprese del territorio impegnate nelle produzioni di qualità”.   

A seguire, un articolato programma suddiviso in sei sessioni (Qualità, Normativa, Governance, Sostenibilità, Mercati, Marketing) con 50 relatori scientifici tra professori universitari e ricercatori, rappresentanti dei Consorzi e delle imprese, selezionati dal Comitato Scientifico della Fondazione Qualivita. Il prof. Simone Bastianoni, docente dell’ateneo senese e delegato del Rettore allo sviluppo sostenibile, sarà coordinatore della sessione scientifica sul tema della Sostenibilità IG, la prof.ssa Sonia Carmignani, sarà relatrice della sessione sulla Normativa IG.

“La sostenibilità per il mondo delle denominazioni geografiche è sia una sfida che un’opportunità” – sottolinea Simone Bastianoni, docente di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, Università di Siena – “Una sfida perché oggi non ci possiamo più accontentare di dichiarare la provenienza di un prodotto per attestarne la qualità ed è necessario che la filiera produttiva segua criteri di sostenibilità per garantire l’accettabilità del prodotto da parte dei consumatori. È un’opportunità perché i Consorzi dei produttori possono aiutare specialmente i piccoli produttori a migliorarsi e a rendere più sostenibili le loro produzioni. La ricerca scientifica è pronta e può supportare questa trasformazione”.

“Il settore agroalimentare si conferma protagonista nella sfida per la sostenibilità. Le sessioni dell’evento “Italia Next DOP”, valorizzando il dialogo tra Università, Consorzi di tutela e Imprese, testimoniano la poliedricità della materia, il cui raggio d’azione investe il profilo non solo economico-occupazionale, ma anche nutrizionale, tecnologico, digitale, ambientale e di governance” afferma Sonia Carmignani, docente di Diritto Agrario, Università di Siena. “Di tale centralità si dimostra consapevole il legislatore, il quale è recentemente intervenuto a tutela della competitività delle imprese agricole lungo gli anelli della filiera: l’equa remunerazione delle imprese agricole, perseguita anche tramite iniziative normative, diventa l’occasione per incoraggiare produzioni di qualità, tecnologicamente avanzate e attente alle condizioni lavorative. In questo scenario la ricerca scientifica diviene un canale privilegiato di intercettazione degli strumenti utili all’evoluzione dell’agroalimentare verso produzioni sostenibili, di qualità e concretamente remunerative per l’imprenditore agricolo”.

In contemporanea agli interventi l’evento propone l’Agorà della Ricerca IG, un’area con 60 desk espositivi dedicata alla divulgazione dei migliori progetti di ricerca scientifica realizzati da Università, Consorzi di tutela e centri di ricerca appositamente per le filiere DOP IGP. Al termine della giornata verrà assegnato il PREMIO RICERCA IG, conferito da una giuria di esperti al migliore progetto fra quelli presentati nell’Agorà della Ricerca IG.

Maggiori informazioni e programma completo: https://www.italianextdop.it/ 

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